Suggeriamo, dunque, di ridefinire il nuovo quadro orario delle discipline di indirizzo del Liceo delle scienze umane nel seguente modo.
Classe I :
Elementi di psicologia e sociologia 4h
Classe II:
Elementi di psicologia e sociologia 4h
Classe III:
Filosofia e pedagogia 4h
Psicologia e sociologia 4h
Classe IV:
Filosofia e pedagogia 4h
Psicologia e sociologia 4h
Classe V:
Filosofia e pedagogia 4h
Scienze dell’educazione 3h
Sarebbe possibile così mantenere, sostanzialmente, i programmi previsti dalla commissione Brocca, già ampiamente sperimentati con successo per più di 15 anni.
In particolare:
- L’insegnamento di “Elementi di psicologia e sociologia” riprende esattamente il programma previsto per il biennio dall’indirizzo Brocca del Liceo Socio-psico-pedagogico, un programma decisamente più vicino agli interessi degli studenti e maggiormente formativo rispetto a quello proposto dalla Riforma Moratti, finora mai testato sperimentalmente. Vista anche la scomparsa nel nuovo quadro orario del Liceo delle scienze umane dell’insegnamento del diritto, da sempre considerato una delle discipline caratterizzanti, ci sembrerebbe assurdo ridurre nel biennio anche il numero delle ore delle altre discipline di indirizzo. Per questo chiediamo che rimangano almeno 4.
- L’accorpamento di filosofia e pedagogia nel triennio è giustificato da almeno due ragioni fondamentali. La prima è essenzialmente di tipo didattico: il programma delle due discipline, almeno fino alla classe quarta, è sostanzialmente identico. Vengono infatti esaminati, dal punto di vista filosofico e pedagogico, i medesimi autori. La distinzione delle due discipline ha creato in passato, nel vecchio Liceo socio-psico-pedagogico, alcuni problemi quando queste erano assegnate a docenti differenti. Era difficile, infatti, mantenere la sincronia tra i due programmi. L’accorpamento delle due materie consente quindi di gestire in modo più lineare e coerente i loro programmi, affrontando ogni autore prima nei suoi fondamenti filosofici e poi nelle sue teorie più specificatamente pedagogiche.
La seconda ragione che giustifica la fusione delle due discipline è, invece, di tipo meramente “economico”. La legge 133 prevede infatti per i licei un massimo di 30 ore settimanali. L’accorpamento di filosofia e pedagogia consente di risparmiare ogni anno almeno 2 ore, senza penalizzare eccessivamente il programma delle materie e dunque la qualità della nostra scuola. - Per garantire una adeguata formazione degli studenti ci sembra essenziale mantenere nelle classi terza e quarta anche l’insegnamento di sociologia e psicologia, che, per garantire un maggiore raccordo interdisciplinare, potrebbero anche essere unite in un’unica disciplina. Il vecchio programma di Psicologia e Sociologia del Liceo Socio-psico-pedagogico, a differenza di quello previsto dal Liceo delle Scienze umane della Riforma Moratti, ha un’articolazione di tipo prevalentemente tematico piuttosto che storico. Questo consente non solo di stimolare maggiormente l’interesse degli studenti, ma offre loro anche degli strumenti immediatamente operativi per comprendere la realtà psico-sociale ed agire quindi in essa con consapevolezza e competenza.
- La disciplina di “Scienze dell’educazione”, prevista per la classe quinta, consente di riprendere da un lato i contenuti di psicologia e sociologia, anche in vista dell’esame di stato, collocandoli all’interno di un contesto pratico-educativo (funzione svolta in passato da “Metodologie della ricerca socio-psico-pedagogica”); dall’altro permette di affrontare i temi centrali della pedagogia non più dal punto di vista meramente storico, ma per temi e problemi, recuperando anche il programma predisposto dalla Riforma Moratti per il biennio delle Scienze umane. Quindi il programma di questa disciplina potrebbe essere dato dalla rielaborazione del vecchio programma di “Metodologie” del Liceo Socio-psico-pedagogico, integrato dagli OSA del programma di “Pedagogia” della Riforma Moratti.
Se condividete la nostra proposta vi chiediamo di inviarne una copia al più presto, mediante posta ordinaria o email, al Ministro dell'Istruzione, al Presidente del Consiglio, al Parlamento (in particolare alla VII Commissione di Camera e Senato) e al Presidente della Repubblica.
Sappiamo che i tempi per la creazione dei nuovi quadri orario sono molto stretti, ma siamo anche convinti che sia preciso dovere del Governo e del Parlamento elaborare un ordinamento scolastico che tenga conto non solo di ragioni economiche contingenti, ma che parta soprattutto da forti motivazioni didattico-pedagogiche, dal momento che è in gioco non solo il bilancio del nostro paese ma anche la qualità della formazione delle future generazioni.