mercoledì 26 maggio 2010

Indicazioni nazionali definitive per il Liceo delle Scienze Umane

Pubblichiamo le Indicazioni nazionali definitive (quelli che una volta venivano chiamati più semplicemente "programmi") per il Liceo delle scienze umane:
- Liceo delle scienze umane
- Opzione economico-sociale
Invitiamo inoltre a leggere la sintesi delle Indicazioni per le Scienze umane e il commento proposto dall'AISUM (Associazione per l'Insegnamento delle Scienze Umane)

venerdì 5 febbraio 2010

Orario del nuovo Liceo delle Scienze umane

Pubblichiamo il quadro orario definitivo del nuovo liceo delle scienze umane, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 Febbraio 2010 (clicca sui quadri orari per ingrandirli).
Ricordiamo però che le varie scuole superiori potranno introdurre alcune variazioni rispetto al quadro orario nazionale, utilizzando la quota d'autonomia (vedi i nostri suggerimenti).




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Vedi una descrizione delle finalità e delle caratteristiche dei due indirizzi del Liceo delle Scienze umane.

Vedi alcuni suggerimenti per migliorare l'opzione economico-sociale attraverso la quota d'autonomia riservata alle scuole superiori.

Come utilizzare la quota di autonomia per migliorare l'opzione economico-sociale?

I quadri orari nazionali, definiti dal Ministero dell'Istruzione, potranno essere corretti dai singoli istituti attraverso l'utilizzo della quota d'autonomia. Il collegio docenti potrà decidere di modificare l'orario per curvare l'offerta formativa in funzione delle esigenze del territorio, delle richieste di studenti e famiglie e della specifica storia dell'istituto, conservando le buone prassi didattiche già presenti.
Suggeriamo dunque alle scuole di utilizzare la quota d'autonomia per modificare il quadro orario dell'opzione economico-sociale, in modo da renderlo più coerente con le precedenti sperimentazioni del Liceo delle Scienze sociali.

Le regole dell'autonomia
E' necessario seguire cinque regole fondamentali:
1) non è possibile modificare più del 20% del monterore annuale nel primo biennio e nel quinto anno (classi I, II, e V) e non più del 30% nel secondo biennio (classi III e IV);
2) non è possibile ridurre una disciplina per più di un terzo delle ore nell'intero quinquennio;
3) non possono essere soppresse discipline il cui insegnamento è previsto in classe quinta
4) non è possibile superare le 27 ore complessive nei primi due anni e le 30 ore negli ultimi tre (tutte le ore eccedenti saranno a carico dell'istituto);
5) il regolamento definitivo dei licei prevede, infine, che l'utilizzo della quota d'autonomia non dovrà determinare esuberi di personale (non è ancora chiaro, però, quale sarà l'ente deputato a controllare il rispetto di quest'ultimo vincolo).
Per semplificare l'operazione abbiamo preparato un file di excel che verifica in automatico che queste regole vengano rispettate. Una volta aperto il file troverai una proposta di quadro orario che potrai modificare secondo le esigenze specifiche dell'istituto.


Scarica il File per gestire la quota d'autonomia


Proposte per l'autonomia
Potete inviare le vostre proposte di modifica, accompagnate da una loro chiara giustificazione didattica, all'indirizzo docentia036@gmail.com. Contribuirete così alla riflessione che stiamo avviando, a livello nazionale, sull'utilizzo della quota d'autonomia. Abbiamo già raccolto alcuni possibili quadri orari come stimolo iniziale per le scuole:


Biblioteca digitale gratuita per le Scienze Umane

L'AISUM (Associazione per l'Insegnamento delle Scienze Umane) propone nel suo sito (www.aisum.it) una grande biblioteca digitale ricca di materiali per lo studio e l'insegnamento di filosofia, psicologia, sociologia e pedagogia: http://www.aisum.it/sito/didattica

I tagli alla A036

Esaminando i nuovi regolamenti di licei, tecnici e professionali approvati dal Consiglio dei Ministri del 4 Febbraio 2010 è possibile ora definire con maggior chiarezza le criticità che potrebbero emergere in termini di gestione dell’organico docenti.
Particolarmente difficile appare la situazione della classe di concorso A036 (“Filosofia e scienze umane”). A partire dai dati ufficiali forniti dal Ministero dell’Istruzione alla Settima Commissione di Camera e Senato è possibile infatti simulare, con una certa precisione, cosa accadrà entro il 2014. Complessivamente, se non verrà modificato lo schema di regolamento delle classi di concorso, scompariranno quasi 1.300 cattedre, generando così un elevato numero di esuberi difficilmente gestibili. Passiamo quindi ad una descrizione più analitica ed articolata della situazione.

Nel settore dei licei (vedi allegato) questa classe subirà un taglio notevole di circa 1.260 cattedre per:
- la forte riduzione delle scienze umane nell’opzione economico-sociale (-46%), che subentrerà agli attuali licei delle scienze sociali (circa 500 cattedre in meno)
- la sensibile riduzione delle discipline di indirizzo nel liceo delle scienze umane (-15%), che subentrerà alle sperimentazioni socio-psico-pedagogiche (circa 170 cattedre in meno)
- la sottrazione dell’insegnamento di filosofia nel liceo delle scienze umane e nell’opzione economico-sociale (circa 730 cattedre in meno)
- l’attribuzione dell’insegnamento di filosofia nel liceo artistico e coreutico-musicale (circa 130 cattedre in più)
- l’attribuzione dell’insegnamento di filosofia nell’opzione “scienze applicate” dello scientifico (appena 20 cattedre in più, dal momento che già oggi la A036 insegna questa disciplina in almeno 2/3 dei licei scientifico-tecnologici, dove subirà invece, con l’entrata in vigore della riforma, una riduzione oraria).

Nel settore dei tecnici e dei professionali è prevista invece una sostanziale stabilità, per:
- l’eliminazione di tutti i progetti brocca che prevedevano l’insegnamento della filosofia negli istituti tecnici e la soppressione di tutti gli istituti tecnici per le attività sociali in cui era presente l’insegnamento di psicologia e pedagogia (almeno 100 cattedre in meno)
- la riduzione delle ore di psicologia e scienze umane nell’istituto professionale “servizi socio-sanitari”, che subentrerà agli attuali istituti professionali per i servizi sociali (circa 55 cattedre in meno)
- l’incremento delle ore di “tecniche della comunicazione” nell’istituto professionale “servizi commerciali” (circa 300 cattedre, da dividere però con la nuova classe di concorso A-58)
- la progressiva riduzione delle ore di “tecniche della comunicazione” nell’indirizzo “accoglienza turistica” dell’istituto professionale “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, in quanto dovranno essere divise con la nuova classe di concorso A-58
- la riduzione delle ore di “teoria della comunicazione” nell’istituto tecnico “grafica e comunicazione” perché, nonostante il lieve incremento di questa disciplina nel quadro orario, le cattedre dovranno essere divise con la nuova classe di concorso A-58.

E' evidente che, dal punto di vista dell’ottimizzazione dell’organico, appare davvero poco razionale togliere alla A036 l’insegnamento di filosofia nel liceo delle scienze umane e nella relativa opzione. Negli attuali licei socio-psico-pedagogici, con il passaggio al liceo delle scienze umane, questa classe di concorso perderebbe il 36% delle cattedre presenti, mentre negli attuali licei delle scienze sociali, con il passaggio all'opzione economico-sociale, subirebbe un taglio persino del 59%.
Complessivamente
, considerando l'organico attualmente in servizio in licei, tecnici e professionali, si rischia una riduzione di quasi il 40%.

La creazione di un elevato numero di esuberi, oltre a generare una situazione di oggettivo disagio in molti docenti ed istituti, compromettendo la continuità didattica e svalutando la nostra professionalità, rischia di ostacolare quel risparmio di spesa che rappresenta uno degli obiettivi dell’attuale riforma.
Per questo chiediamo al Ministero dell'Istruzione e al Governo di considerare soluzioni alternative, ricercando un maggior equilibrio tra classi di concorso. Cestinare infatti risorse professionali già presenti e qualificate per doverne assumere di nuove in altre classi di concorso ci sembra poco coerente rispetto agli stessi obiettivi di razionalizzazione dichiarati dal Ministero.


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lunedì 25 gennaio 2010

Finalità e caratteristiche dei due indirizzi

Finalità generali
Il nuovo liceo delle scienze umane, raccogliendo l’esperienza del liceo socio-psico-pedagogico e del liceo delle scienze sociali, si propone di fornire agli studenti importanti strumenti per orientarsi:
- nella dimensione interiore della mente e delle emozioni
- nella dimensione esterna delle relazioni socio-economiche
Oltre a garantire una solida preparazione culturale, queste discipline mirano a promuovere la formazione e la crescita personale.

I due indirizzi
Il liceo si articola in due indirizzi:
- l’opzione base, che approfondisce la conoscenza della mente e del suo sviluppo, concentrandosi in particolare sulla Psicologia e le Scienze dell’educazione
- l’opzione economico-sociale, che approfondisce invece la conoscenza del sistema sociale, concentrandosi in particolare sulla Sociologia, sul Diritto e sull’Economia

Un liceo completo
Entrambi gli indirizzi consentono l’accesso a tutti i corsi universitari. Il liceo delle scienze umane garantisce una formazione completa in ogni ambito. Oltre alle Scienze umane, infatti, sono presenti tutte le principali materie:
- umanistiche (Italiano, Storia, Geografia, Filosofia, Storia dell’arte)
- scientifiche (Matematica, Fisica e Scienze Naturali)
- linguistiche (Latino e Lingue straniere)

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Vedi il quadro orario del Liceo delle Scienze umane.

Vedi alcune proposte per l'utilizzo della quota di autonomia delle scuole.

venerdì 27 novembre 2009

Audizione presso la Settima Commissione di Camera e Senato

Il giorno martedì 24 Novembre, in rappresentanza del gruppo “Docenti A036”, i coordinatori nazionali Damiano Cavallin e Luciano De Giorgio sono stati auditi dalla Settima Commissione di Camera e Senato che sta esaminando gli schemi di regolamento dei nuovi licei, istituti tecnici e professionali. Riportiamo il contenuto del loro intervento.
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Onorevole Presidente
Onorevoli Deputati

Vi ringraziamo per questa importante opportunità che ci consente di porre alla Vostra attenzione alcuni nodi problematici relativi alla struttura del nuovo liceo delle scienze umane.
Il bisogno di coniugare la tradizione dei nostri licei con le nuove esigenze della modernità non può che passare attraverso una piena valorizzazione delle scienze umane.
La complessità del mondo attuale richiede infatti ai nostri ragazzi competenze sempre più raffinate nell’analisi del sé, dei processi sociali e delle relazioni interpersonali; ed anche il mondo del lavoro ha bisogno di persone con elevata flessibilità di pensiero ed una forte capacità di adattamento ai cambiamenti.
Il valore e il senso delle scienze umane consiste oggi proprio in questo: nella loro capacità di fornire agli studenti una bussola per orientarsi, sia nella dimensione interna degli affetti e delle emozioni sia nella dimensione esterna del contesto sociale.
Per questo ci stupisce che nel nuovo liceo delle scienze umane le discipline caratterizzanti subiscano una così forte riduzione e che l’insegnamento della filosofia, da sempre assegnato negli ex magistrali ai docenti delle discipline di indirizzo, venga ora loro sottratto.

Il nuovo liceo delle scienze umane
La riforma oggi in discussione rappresenta per il nostro paese un’occasione fondamentale: si pone finalmente ordine all’interno delle numerose sperimentazioni esistenti e si riconduce il carico orario ed il numero delle discipline ad una dimensione adeguata e sostenibile. I quadri orari dei nuovi licei appaiono in linea con queste finalità, tutelando i percorsi didattici più diffusi e consolidati. Fa eccezione, tuttavia, il liceo delle scienze umane, che riduce radicalmente (fino al 60%) il peso delle discipline caratterizzanti.
Pertanto, come già evidenziato nella relazione presentata il 4 novembre dal Presidente della Settima Commissione della Camera, l’onorevole Valentina Aprea, “appare opportuno richiedere una migliore definizione dei quadri orari e dei profili relativamente al liceo delle scienze umane, al fine di delinearlo con maggiore nettezza

Il nuovo liceo delle scienze umane si articolerà in due opzioni:
- l’opzione base, che dovrebbe recepire l’eredità del liceo socio-psico-pedagogico, la sperimentazione ex-magistrale oggi più diffusa, concentrandosi sulla persona, sulla mente, sul suo sviluppo e sulla sua formazione
- e l’opzione economico-sociale, che subentrerà invece alle numerose sperimentazioni del liceo delle scienze sociali, nel quale è stato abbandonato l’insegnamento del latino per concentrarsi maggiormente sullo studio del gruppo, della comunità e della società contemporanea

Liceo delle scienze umane - opzione base
L’obiettivo prioritario del primo indirizzo, secondo l’allegato A del nuovo regolamento, è: “conoscere i principali campi di indagine delle scienze umane e collegare, interdisciplinarmente, le competenze specifiche della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica
Le discipline che dovrebbero caratterizzarlo sono dunque:
- la psicologia, che permette di conoscere la mente umana dal punto di vista cognitivo, sociale, evolutivo e clinico
- la sociologia, che sviluppa una conoscenza della complessa realtà che ci circonda;
- la pedagogia, che propone la storia dei diversi modelli educativi, affrontando alcuni temi rilevanti per l’educazione attuale.

Il quadro orario proposto, però, non appare coerente con l’intento dichiarato.
1. L’elevato numero di materie non consente infatti un’adeguata concentrazione nello studio, disperdendo l’attenzione degli studenti. Il liceo delle scienze umane presenta già 11 diverse materie nel primo biennio e ben 13 negli ultimi tre anni, riproponendo così la stessa frammentazione, giustamente criticata, del progetto Brocca. Gli altri licei prevedono, invece, al massimo 11 diverse discipline.
2. Il ridotto numero di ore dedicate alle discipline di indirizzo impedisce poi una netta caratterizzazione di questo percorso. Mentre negli altri licei alle discipline di indirizzo sono dedicate, nell’intero quinquennio, dalle 39 alle 57 ore settimanali, nel liceo delle scienze umane queste si riducono a sole 12 ore (cioè solo il 40% rispetto a quelle oggi destinate loro).
2.1 Particolarmente grave è l’eliminazione delle scienze umane nel primo biennio; oltre a compromettere l’identità dell’indirizzo, privandolo della sua specificità, non permette infatti l’acquisizione di abilità e competenze di base.
2.2 Ma anche lo scarso numero di ore riservato alle scienze umane negli ultimi tre anni non consente di affrontare in modo adeguato le discipline centrali di questo liceo e di promuovere una didattica aperta alla ricerca laboratoriale.
2.3 Infine la separazione dell’insegnamento della filosofia da quello delle materie di indirizzo rischia di rompere la stretta correlazione esistente tra questa disciplina e le scienze umane. Ricordiamo che il programma di filosofia e pedagogia ha sempre previsto, soprattutto in terza e quarta, l’esame dei medesimi autori; per questo appare opportuno mantenere associati i due insegnamenti per affrontare in modo coerente l’aspetto teoretico e quello pedagogico.
3. L’insufficiente qualificazione dell’indirizzo è causata anche dalla forte presenza di discipline non caratterizzanti, che impedisce di delineare con chiarezza il profilo culturale del liceo.
3.1 Ad esempio, fatta eccezione per il liceo linguistico, questo sarebbe l’unico indirizzo in cui verrebbero insegnati contemporaneamente latino e due lingue straniere.
Il peso dell’area linguistica, che copre così 36 ore settimanali nell’intero quinquennio, risulta quindi sproporzionato rispetto a quello delle scienze umane, che arrivano ad appena 12 ore nell’intero quinquennio.

Ci sembra dunque necessario:
1. ridurre il numero complessivo delle discipline
2. reinserire le scienze umane nel primo biennio
3. rafforzarle negli ultimi tre anni, garantendo lo studio sistematico di psicologia, sociologia e pedagogia
4. riassegnare l’insegnamento di filosofia ai docenti della A036, per mantenere il collegamento tra questa disciplina e le scienze umane
5. sarebbe poi opportuno reinserire l’insegnamento del diritto e dell’economia, in particolare al biennio
6. infine, sarebbe auspicabile rafforzare matematica ed inglese negli ultimi tre anni

Liceo delle scienze umane - opzione economico-sociale
Passiamo ora alla seconda opzione di questo liceo. L’asse culturale portante di questo indirizzo dovrebbe essere rappresentato da: sociologia, economia, diritto e antropologia.
Benché questo indirizzo appaia già più definito nella sua specificità, presenta alcuni problemi analoghi a quelli dell’indirizzo di base, in particolare:
1. ha un elevato numero di materie
2. ed un ridotto numero di ore dedicate alle scienze sociali, che vengono decurtate del 40% rispetto a quanto attualmente previsto.
Anche in questo caso appare quindi opportuno incrementare l’orario delle scienze sociali e riassegnare filosofia ai docenti delle materie di indirizzo.

Nuove classi di concorso, esuberi e risparmio di spesa
Vorremmo poi rivolgere la nostra attenzione al nuovo schema di regolamento delle classi di concorso. Se rimarrà invariato, verrà tolto ai docenti della A036 l’insegnamento di filosofia nei licei delle scienze umane. Entro il 2013 questi docenti subiranno un taglio di almeno 1.600 cattedre perdendo il 70% di quelle attualmente presenti nei licei socio-psico-pedagogici e il 50% di quelle esistenti nei licei delle scienze sociali.
Questa decisione si rivelerebbe quindi assolutamente controproducente:
- dal punto di vista didattico, in quanto penalizzerebbe l’identità specifica di questo indirizzo,
- dal punto di vista economico, poiché l’elevato numero di docenti in esubero impedirebbe quel risparmio di spesa che costituisce invece uno degli obiettivi di questa riforma.
Per questo chiediamo che l’insegnamento di filosofia nei licei delle scienze umane venga riassegnato ai docenti della A036, in coerenza con ciò che sinora è sempre accaduto negli ex istituti magistrali.

Proposte per gli istituti tecnici e professionali
Concludiamo con uno sguardo all’istruzione tecnica e professionale. Seguendo l’esempio di alcune positive e consolidate sperimentazioni, proponiamo di inserire psicologia della comunicazione negli indirizzi “Turistico”, “Amministrazione, finanza e marketing” e “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, in quanto solo comprendendo gli effetti psicologici prodotti dalle interazioni verbali e non verbali è possibile sviluppare una comunicazione chiara e persuasiva nei confronti dei clienti, garantendo così un servizio efficace ed efficiente.
Chiediamo, poi, che i corsi ITAS – Dirigenti di comunità, soppressi dall’attuale riforma, possano covertirsi, non solo nell’indirizzo tecnico “Amministrazione, finanza e marketing”, ma anche nel nuovo liceo delle scienze umane, il cui piano di studi appare maggiormente in linea con le esigenze e le attitudini di molti studenti che hanno intrapreso questo corso di studi.

Sperando che le nostre osservazioni possano utilmente contribuire all’attuazione della riforma, vi ringraziamo per l’attenzione.

Gruppo "DocentiA036"
liceoscienzeumane.blogspot.com