martedì 15 settembre 2009

Petizione per il liceo delle scienze umane


Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio
del Ministro della Pubblica Istruzione
della Settima Commissione di Camera e Senato
e della Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l'Autonomia Scolastica

Sintesi delle proposte per un migliore liceo delle scienze umane
1) reinserire le scienze umane nel biennio
2) incrementare, sia nel liceo delle scienze umane tradizionale sia nell'opzione economico-sociale, le ore dedicate alle discipline di indirizzo (scienze umane e sociali)
3) associare l'insegnamento di filosofia a quello di storia della pedagogia (nel liceo delle scienze umane) o a quello di scienze sociali (nell'opzione economico-sociale), affidandoli, come è sempre accaduto fino ad ora, al medesimo docente
4) reintrodurre nei programmi del triennio del liceo delle scienze umane lo studio sistematico di psicologia e sociologia


In qualità di docenti abbiamo accuratamente esaminato in questi mesi le proposte di riforma avanzate dal Ministero dell'Istruzione. Siamo convinti, infatti, che si tratti di un'importante occasione di cambiamento, alla quale intendiamo contribuire attivamente. Vorremmo quindi sottoporre alla vostra attenzione alcune questioni relative al nuovo liceo delle scienze umane.

Liceo delle scienze umane - opzione tradizionale
I nodi critici del nuovo liceo sono prevalentemente quattro.
1) In primo luogo, l'assenza nel biennio della disciplina caratterizzante; in questo modo si compromette l'identità specifica dell'indirizzo (sarebbe come eliminare latino e greco dal liceo classico o matematica e fisica dallo scientifico). Chiediamo quindi di reintrodurre le discipline di indirizzo nel biennio affrontando un programma simile a quello previsto dal progetto brocca del socio-psico-pedagogico (Elementi di psicologia e sociologia), già testato con successo da quasi un ventennio, che permette di introdurre lo studio delle scienze umane attraverso temi molto vicini ai vissuti quotidiani degli studenti, stimolando il loro interesse e quindi l'apprendimento.
2) Il numero complessivo di ore dedicate alle discipline di indirizzo in questo liceo è di sole 12; decisamente poche rispetto alle 39 del liceo classico (latino e greco), le 50 del linguistico (lingue straniere), le 57 del coreutico-musicale (esecuzione, composizione, storia della musica, etc.) e le 46 dello scientifico (matematica, fisica e scienze naturali). Sarebbe opportuno perciò, in generale, rafforzare la presenza delle scienze umane.
3) La sottrazione dell'insegnamento di filosofia ai docenti delle materie di indirizzo (A036) rischia di creare, poi, notevoli problemi a livello didattico; sarà difficile, infatti, mantenere la sincronia e la coerenza tra i programmi di filosofia e storia della pedagogia (che costituisce l'ossatura principale dell'insegnamento di scienze umane secondo gli OSA della Riforma Moratti); i due programmi dovrebbero invece procedere in parallelo perchè vengono trattati, soprattutto in terza e quarta, gli stessi autori. L'accorpamento delle due materie ha sinora permesso di gestire in modo piu' lineare il loro programma, evitando di creare confusione negli studenti. Per questo ci sembra opportuno mantenere, così come è accaduto fino ad ora, l'assegnazione di filosofia ai docenti della classe di concorso A036, che posseggono tutte le competenze necessarie per insegnarla (come fanno ormai da anni, spesso avendo alle spalle proprio una laurea in filosofia) e per collegarla proficuamente con le materie d'indirizzo. Eventualmente si potrebbe creare anche un unico insegnamento denominato appunto filosofia e storia della pedagogia.
4) La riduzione del programma di scienze umane alla storia della pedagogia, associata alla mancanza di una trattazione sistematica di psicologia e sociologia (discipline che hanno da sempre caratterizzato i nostri licei e che esercitano una naturale attrattiva sui ragazzi), oltre a privare gli studenti di conoscenze e competenze fondamentali per la loro completa formazione, potrebbe generare un consistente calo di iscrizioni.
Chiediamo perciò di dedicare le ore di scienze umane del triennio anche allo studio sistematico di psicologia e sociologia, inserendo eventualmente nel quinto anno alcune attivita' laboratoriali di ricerca attiva, che permettano di esercitare le conoscenze apprese, trasformandole in solide competenze pratiche.

Liceo delle scienze umane - opzione economico-sociale
L'opzione economico-sociale riprende ampiamente il liceo delle scienze sociali.
1) Rispetto alle sperimentazioni attuali, la disciplina di scienze sociali risulta fortemente colpita poichè perde quasi metà delle ore; perciò chiediamo di incrementare le ore di scienze sociali, soprattutto al biennio, nel momento cioè in cui si formano le abilità di base dello studente.
2) Ci sembra poi necessario mantenere una stretta correlazione tra filosofia e scienze sociali, assegnando entrambe le discipline al medesimo docente, in modo da legare l'insegnamento della filosofia ai temi fondamentali di tale indirizzo (piuttosto che a storia) rafforzando cosi' il carattere specifico di questo liceo.

Gli esuberi della A036: come razionalizzare la spesa?
Il forte taglio nelle discipline di indirizzo previsto nel liceo delle scienze umane e l'assegnazione dell'insegnamento di filosofia ai soli docenti della A037 comportano una drastica riduzione del personale della classe di concorso A036 (filosofia, psicologia e scienze umane).
Rispetto al vecchio liceo socio-psico-pedagogico i docenti della A036 perderanno 2/3 delle ore, mentre rispetto al liceo delle scienze sociali circa 1/2. Considerando anche i tagli presenti in istituti tecnici e professionali possiamo dire che complessivamente circa il 40% di questi docenti perdera' il suo posto di lavoro; molti di loro, essendo assunti in ruolo, non potranno essere licenziati, dunque diverranno personale in esubero difficilmente ricollocabile.
Le nostre proposte, oltre a migliorare l'efficacia didattica e formativa del liceo delle scienze umane, consentono anche, dal punto di vista del mero calcolo finanziario, di limitare il numero di docenti in esubero nella classe di concorso A036, traducendosi immediatamente in una maggior razionalizzazione della spesa pubblica.

In attesa di una Vostra cortese risposta e sperando che le nostre osservazioni possano utilmente contribuire ad una migliore realizzazione della riforma, salutiamo cordialmente.


Gruppo Docenti A036 - docentia036@gmail.com

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Allegato: Il destino delle sperimentazioni degli ex istituti magistrali e degli studenti iscritti

La riforma cancellerà dal 2010 tutte le sperimentazioni attualmente presenti negli ex istituti magistrali. Pur nella loro varieta' esse sono riconducibili a tre grandi gruppi:
1) l'indirizzo socio-psico-pedagogico, che rappresenta ancor oggi il percorso più ricco e completo tra quelli emersi nel campo degli ex-magistrali in quanto prevede lo studio di tutte le maggiori scienze umane (psicologia, sociologia, pedagogia, diritto ed economia), sia nella loro struttura teorica sia nella loro applicazione pratica di ricerca;
2) l'indirizzo sociale (la cui versione più diffusa è il liceo delle scienze sociali), che ha abbandonato latino e pedagogia per concentrarsi maggiormente su sociologia, antropologia e psicologia sociale;
3) l'indirizzo psico-pedagogico (rappresentato dal liceo delle scienze umane e dal liceo della formazione), che si è concentrato sull'ambito complementare delle discipline psicologiche, integrate in alcuni casi con la pedagogia.

Il liceo delle scienze umane della riforma Gelmini
La riforma prevede la sostituzione di tutte queste sperimentazioni con due soli indirizzi:
1) un nuovo liceo delle scienze umane, che ripropone la struttura e i programmi della riforma Moratti (decreto 226/05), eliminando pero' le materie di indirizzo presenti nel biennio e concentrando l'insegnamento delle scienze umane sulla storia della pedagogia;
2) un'opzione economico-sociale, che nella sua struttura ricorda molto l'attuale liceo delle scienze sociali, poichè elimina l'insegnamento del latino per mantenere invece quello di diritto ed economia e sostituisce le scienze umane con le scienze sociali, presenti in tutti e cinque gli anni.

Il destino delle sperimentazioni esistenti
Mentre le sperimentazioni che hanno potenziato le discipline sociali (come il liceo delle scienze sociali) vengono comunque conservate attraverso l'opzione economico-sociale, quelle che hanno sviluppato invece con successo l'area psicologica (come il vecchio liceo delle scienze umane o il liceo della formazione) e quelle che garantivano una formazione piu' completa e ad ampio spettro (come il liceo socio-psico-pedagogico) vengono sostanzialmente cancellate.
Dovrebbero infatti confluire nel nuovo liceo delle scienze umane nel quale però: 1) sono state completamente eliminate le ore di introduzione alle discipline di indirizzo prima presenti nel biennio, 2) le scienze umane sono ridotte a sole 12 ore nell'intero quinquennio e 3) viene a mancare qualsiasi trattazione sistematica della psicologia o della sociologia.

Il disagio degli studenti
La completa soppressione di indirizzi che hanno avuto sinora un notevole successo genererà forti disagi negli studenti gia' nell'anno 2010/2011, quando la riforma Gelmini entrerà in vigore contemporaneamente per le classi prime e seconde.
Ad esempio: gli studenti che si sono iscritti nell'anno 2009/2010 all'indirizzo socio-psico-pedagogico verranno dirottati, il prossimo anno, in un nuovo liceo che non rispetta in alcun modo le scelte fatte al momento dell'iscrizione. Si tratta di un danno notevole per loro e le loro famiglie.

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